LEGGE DI STABILITA’: LE NUOVE TASSE SUGLI IMMOBILI.

LEGGE DI STABILITA’: LE NUOVE TASSE SUGLI IMMOBILI. La Legge di Stabilità approvata il 15 ottobre 2013 dal Consiglio dei Ministri, porterà molte novità nel campo della tassazione sugli immobili. Arriva un nuovo tributo immobiliare: il Trise che sarà formato dalla Tari sui rifiuti e dalla Tasi sui servizi indivisibili. Spariscono la Tares e l'Imu sulle prime case non di lusso. TRISE E’ il tributo sui servizi comunali, sostituirà la Tares a partire dal 2014 e sarà gestito dai Comuni. Questa tassa sarà composta da due tributi: Tari e Tasi. Si verserà in quattro rate a cadenza trimestrale: 16 gennaio, 16 aprile, 16 luglio e 16 ottobre. Comunque, non è escluso il pagamento in una soluzione unica, ma in questo caso bisogna fare riferimento soltanto a una scadenza, quella del 16 giugno di ogni anno. Tari: si tratta della tariffa da corrispondere ai Comuni per il servizio di raccolta rifiuti, sarà calcolata in base ai metri quadrati o alla quantità di rifiuti e sarà versata da chi occupa o detiene l’immobile. Tasi: consiste nella tassa sui servizi indivisibili offerti dai comuni, verrà calcolata sui metri quadrati o sul valore catastale. La sua aliquota di partenza dovrebbe essere fissata all'1 per mille, ma questa può essere ridotta dal Comune fino all’azzeramento. Sulle seconde case la Tasi si sommerà all'Imu ma non potrà superare il tetto massimo del prelievo previsto per quest'ultima imposta. La Tasi sarà pagata dai proprietari, eccetto nell’ipotesi in cui chi occupa l’abitazione è un soggetto diverso dal proprietario o dal titolare del diritto reale sull’unità immobiliare. In quest’ultimo caso l’occupante verserà una componente compresa tra il 10% e il 30% della TASI, mentre la parte restante sarà corrisposta dal proprietario o titolare del diritto reale sull’immobile. IMU Secondo la bozza della Legge di Stabilità l'Imu sulla prima casa la pagherebbero solo i proprietari di un immobile di pregio appartenente alle categorie catastali A/1, A/8 e A/9. IMU IMPRESE Sebbene prevista nella bozza, sembra invece destinata a finire in un altro provvedimento la norma che consente alle imprese di dedurre l'Imu versata sui capannoni dall'Irpef e dall'Ires ma non dall'Irap.


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